Questo sabato al posto di ritrovarci a Bosco Luganese, ci siamo incontrati al campanile di Bioggio. Quando c’eravamo tutti, siamo andati verso la chiesa di Sant’Ilario. Lì, dopo aver appoggiato i nostri zaini, ci siamo messi in cerchio e Stefi e Paolo ci hanno spiegato i giochi che avremmo fatto.
Il primo consisteva nel trovare il ragazzo/a che aveva il tuo contrario o che completava la coppia: i capi ci hanno attaccato dei bigliettini sulla schiena con su scritto delle parole e noi dovevamo andare in giro a fare domande su chi eravamo e poi quando lo trovavamo, si doveva andare dal proprio compagno e completare la copia.
Dopo aver fatto questo gioco, abbiamo cambiato e Stefi ci ha dato un palloncino già gonfiato a testa, noi ce lo siamo legati al piede e quando hanno dato il via, siamo andati a scoppiare il palloncino degli altri. Era abbastanza difficile come gioco perché poteva capitare che il palloncino scoppiava da solo e dunque dovevi fare molta attenzione.
Quando anche l’ultimo palloncino era scoppiato, abbiamo ripulito il piazzale dai pezzettini di plastica e poi abbiamo fatto un nuovo gioco: il giudice (che non era molto coretto) diceva delle categorie, tipo “il più pesante”; “il più alto”; ect… e noi,con un minuto a disposizione, dovevamo andare a cercare un oggetto che secondo noi rappresentava ciò che il giudice aveva deciso. Finito il minuto si vedeva chi aveva azzeccato di più l’oggetto.
Abbiamo giocato a questo gioco fino a che le cose stavano un pochino degenerando e poi abbiamo fatto qualche partita a tiro alla fune. Dopo che le nostre mani non riuscivano più a tenere la corda, abbiamo fatto pausa merenda.
Durante la merenda i ragazzi si sono divertiti a legare Paolo e Sean ai pali della chiesa, mentre noi ragazze li guardavamo ridendo.
Finita la merenda, abbiamo fatto un gioco molto divertente: dovevamo dividerci nelle due pattuglie e poi si doveva correre avversario e superare una linea, dentro la quale c’erano delle caramelle, e poi una volta presa una sola caramella, si doveva tornare nel proprio campo. Mentre correvi nel campo avversario, gli altri potevano prenderti e per liberarti dovevi esser toccato da un tuo compagno di squadra.
Finito anche questo gioco, abbiamo raccolto le nostre cose e siamo tornati al campanile della chiesa di Bioggio, dove abbiamo fatto una partita a palla due campi e poi ci siamo salutati con il grido.
Ara